C'era un tempo in cui aprire l'astuccio era come entrare in un piccolo museo personale. Non bastava più avere matite, penne e righelli: negli anni '80 e '90, ogni studente che si rispettasse doveva sfoggiare una collezione di gomme profumate dalle forme più stravaganti. Era l'epoca in cui cancellare un errore diventava un gesto poetico, accompagnato da fragranze di fragola, limone o cioccolato.
L'invasione delle gomme colorate e profumate trasformò gli astucci scolastici in autentici piccoli tesori olfattivi. Non erano più semplici strumenti per correggere gli sbagli, ma veri e propri oggetti del desiderio che i bambini collezionavano con la stessa passione riservata oggi ai gadget tecnologici. Ce n'erano di tutte le forme e colori, si faceva gara a chi ne collezionava di più, talvolta senza destinarle effettivamente allo scopo per le quali erano state create, ossia cancellare.
Il fenomeno esplose quando le sorpresine del Mulino Bianco iniziarono a contenere piccole gomme multiforma. Tra il 1983 e il 1990, nelle iconiche scatoline simili ai fiammiferi di legno, comparvero le prime gommine a forma delle merendine più famose: crostatine, tegolini, tortine campagnole e baiocchi in miniatura. Era impossibile resistere alla tentazione di collezionarle tutte, e così la merenda diventò un momento di caccia al tesoro quotidiana.
Ma le gomme profumate non si limitavano alle sorprese alimentari. I negozi di cancelleria si riempirono di piccole opere d'arte gommate: frutti tropicali che profumavano davvero di ananas o banana, animaletti coloratissimi che emanavano dolci fragranze, fiori che sapevano di primavera. Ogni forma aveva il suo aroma caratteristico, creando un'esperienza sensoriale completa che trasformava lo studio in un momento ludico.
L'astuccio anni '80 era un contenitore multi-tasca super colorato che, oltre a contenere matite, penne e colori, conteneva anche piccoli oggetti portafortuna scambiati con l'amica del cuore, i bigliettini con le barzellette passati di mano in mano, le gomme profumate, le collanine di perline e gli evidenziatori per colorare le pagine del diario. Era il nostro compagno di banco preferito, più preferito del compagno di banco umano.
Tra le più amate c'era la famosa "gommapane", tipica per la sua forma plasmabile simile allo stucco o a una gomma da masticare. Veniva utilizzata per sbizzarrirsi con "opere scultoree" anziché per la sua effettiva funzione. A differenza di una classica gomma da cancellare, la gommapane funzionava assorbendo le particelle di grafite e carboncino, per cui non si consumava e perdeva pezzi. La possibilità di modellarla permetteva cancellature di precisione e creazioni artistiche improvvisate.
Ma erano le gomme profumate quelle che scatenavano le vere passioni collezionistiche. Ogni bambino aveva le sue preferite: chi impazziva per quelle alla fragola, chi per quelle al cioccolato, chi per i profumi più esotici. Si scambiavano come figurine, si prestavano agli amici, si mostravano con orgoglio durante l'intervallo. Era un mondo fatto di piccoli piaceri quotidiani che rendevano la scuola un posto più colorato e profumato.
Le gomme colorate e profumate rappresentavano anche un modo per esprimere la propria personalità. Chi sceglieva forme di animali rivelava un carattere dolce e giocoso, chi preferiva frutti esotici dimostrava una personalità estroversa, chi collezionava forme geometriche aveva un'anima più razionale. Era una forma primitiva di social media, dove il proprio astuccio raccontava chi eri senza bisogno di parole.
Il profumo inconfondibile di quelle gommine colorate e profumate è rimasto impresso nella memoria olfattiva di un'intera generazione. Ancora oggi, entrando in una cartoleria e sentendo certi aromi, molti adulti vengono catapultati istantaneamente sui banchi di scuola degli anni '80 e '90, quando la tecnologia non esisteva ma l'immaginazione regnava sovrana negli astucci multicolore.
Erano anni in cui il semplice gesto di cancellare una parola sbagliata poteva trasformarsi in un momento di pura magia sensoriale, accompagnato da profumi che sapevano di infanzia e di sogni colorati.
Quello che non tutti sanno
Le gomme profumate furono introdotte per la prima volta negli anni '70 negli Stati Uniti, ma divennero un fenomeno di massa in Italia solo negli anni '80 grazie alle sorpresine del Mulino Bianco. L'azienda Balma, Capoduri & C., la stessa che produceva la celebre colla Coccoina profumata alla mandorla dal 1927, fu tra le prime a sperimentare fragranze anche nelle gomme da cancellare. La gommapane, contrariamente a quello che molti pensano, non è un'invenzione degli anni '80: fu brevettata nel 1903 dal francese Pierre Maillot per l'uso artistico, ma divenne popolare tra i bambini italiani solo settant'anni dopo. Le gomme a forma di cibo furono ritirate dal mercato italiano alla fine degli anni '80 per motivi di sicurezza, dopo che il Ministero della Sanità stabilì il divieto di produrre oggetti non alimentari che potessero essere scambiati per cibo. Alcune gomme profumate degli anni '80, in particolare quelle delle prime serie Mulino Bianco, oggi valgono anche 50-100 euro sul mercato del collezionismo, soprattutto se conservate nella scatolina originale. Il segreto del profumo duraturo stava nell'uso di oli essenziali incorporati direttamente nella mescola di gomma durante la produzione, una tecnica che permetteva alla fragranza di durare anche per anni.